L'ultimo architetto del casato dei Longhi che svolse la sua attività principalmente in Valtellina.

Valente ornatista, fu uno di coloro che apprestarono i modelli e scolpirono le parti decorative dell'arco della Pace di Milano. Disegnò ed eseguì molte opere per il Duomo di Milano nelle quali diede luminosa prova della maestria con la quale sapeva confrontarsi con lo stile gotico.

Si recò in Egitto, al Cairo e ad Alessandria, dove eseguì importanti lavori, per questo motivo fu soprannominato "il Maometto". E' l'artefice del disegno della facciata della chiesa.

Autore di varie sculture tra cui due statue per la chiesa di San Giuseppe in Milano, nella chiesa è collocata la stele funerario in memoria del padre.

Nativo di Viggiù, ha realizzato numerosi altari, monumenti ed ornati.

Ha eseguito i capitelli corinzi per la chiesa del Crocefisso di Como, i fregi del Palazzo Traversi di Desio, gli ornamenti del Casino dei Nobili di Milano, del Palazzo Confalonieri e gli ornati dell'Arco Mero di Varese.

Patriota, morì in esilio a Lione.

Scultore di fama elevato, operò principalmente a Torino; tra le sue opere: statua del Gen. Pepe, Salus Infirmorum per i Savoia, ed un gran numero di sculture fra cui il busto dell'esule viggiutese Felice Argenti (conservato al Museo Butti di Viggiù). Realizzò un gruppo di figure denominato "La strage degli innocenti" e modellò quello del "Diluvio universale" per il re Carlo Alberto di Savoia.

A Torino intrattenne relazioni con importanti personaggi della vita politica e donò alla città il suo studio di scultura.

Scultore di ingegno, lasciò numerosissime opere, per il suo stile si scosta dalla severità classica per avvicinarsi al naturalismo. Le sue opere principali sono: la "Susanna al bagno" la "Jefte" ed il frontespizio con bassorilievi raffiguranti i maggiori scienziati dell'Università di Pavia, oltre alla colossale statua del numismatico Castiglioni che si trova nel Cortile dell'Accademia di Brera a Milano.

Allievo dello scultore Stefano Argenti, insegnò, per diversi anni, alla scuola di disegno di Viggiù; numerosi suoi allievi si distinsero per bravura ed ottennero numerosi riconoscimenti artistici.

Scultore, caricaturista, ed ottimo ornatista della cui attività si hanno scarse notizie.

Notevole ornatista eseguì diverse opere in marmo conservate a Vienna.

A Viggiù, oltre alle teste equine in terracotta che ornano la scuderia della Villa Borromeo, realizzò lo stemma, in marmo di Carrara, dei Borromeo che è sul portale neo-gotico della villa che guarda su via Borromeo.

Ottimo scultore che, in quanto schivo e modesto non ottenne la fortuna che meritava; tra le sue opere più importanti sono da ricordare: il "monumento ai Cacciatori delle Alpi" di Varese, le due statue colossali del "palazzo dell'Orologio" situato alle spalle del Duomo di Milano. Fu premiato all'Esposizione Internazionale di Parigi per le sue opere:"La fuga in Egitto% "Paolo e Francesca" e la Morte di Gaddo".

Iniziò la sua attività di scultore a Milano e fu, per oltre un decennio, scultore della Corte imperiale dell'Etiopia di Hailè Selassiè.

(8) Scultore frequenta i corsi serali presso l'Accademia di Brera e lo studio dello scultore Milanese Gianni Castiglioni ove completa la sua preparazione artistica.

7) 1 cenni biografici degli artisti 'Tre giorni a Viggiù" di Santino Pellegatta, Milano 1894 da pag. 61 e seguenti.

8) Le notizie su Nando Conti sono di Gibi Franzi.